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17 Gennaio Festa di S. Antonio Abate

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Questo Santo fu una delle più grandi figure del cristianesimo primitivo, diffuse il sistema della vita eremitica, perciò è considerato il fondatore del monachesimo orientale. Ad Arrone negli statuti del 1542 , era considerato protettore del comune insieme a San Giovanni Battista.

Nel sec. XVII esisteva una confraternita di Sant’Antonio Abate, che aveva il suo altare nell’abside di sinistra della Chiesa Santa Maria Assunta, vicino alla sacrestia, dove c’è anche la statua di terracotta, adornata di ex voto d’argento, in occasione della festa del Santo. In molti paesi , si usava tenere libero un maiale nell’abitato che veniva nutrito dai paesani quindi venduto, e il ricavato usato per la festa del 17 gennaio. In quella data molte persone provenienti dalla campagna, venivano nella piazza di Arrone portando un gran numero di animali, soprattutto bovini aratori adornati con fiocchi e campanelli. Dopo la benedizione impartita dal parroco, si distribuivano le ciambelle con l’anice.

“Pasquarella Befania tutte le feste porta via, ci risponde Barbabianca, aspetta un po’ che la mia ci manca.”

Anche questa festa popolare è stata riproposta dal gruppo Campanari, si festeggia la domenica successiva al 17 gennaio per ovvi motivi organizzativi, è bello notare il cambiamento degli animali portati alla benedizione, cani, gatti e uccelli da gabbia fanno da padroni, ma anche tartarughe, conigli da compagnia o cavalli da passeggio non sono da meno. Anche le ciambelle con l’anice fatte su antica ricetta riportata dalla signora Quintina sono molto ben accettate dai sempre più numerosi partecipanti alla festa. Le ciambelle ( più di cinquecento) vengono preparate da alcune donne del paese : Antonia, Anna, Claudia, Dina, Ernesta, Elide, Gabriella, Mercedes, Quintina che due giorni prima le preparano in un locale messo a disposizione dal Parroco Don Franco, poi vengono portate in un panificio per la cottura.